Carissima Maria
ti penso molto… i ricordi della nostra antica
amicizia si affastellano e traboccano dalla mia mente, permeando tutto il
vissuto del mio quotidiano. Ci siamo conosciute all’Accademia di Belle Arti di
Napoli a scenografia e la nostra relazione si è approfondita e cementata nel
1968. Eravamo entusiaste e molto speranzose che quel movimento potesse farci
contribuire a cambiare il mondo. Ricordo il gran da fare che ci demmo per
organizzare nell’Accademia occupata il primo convegno nazionale di tutte le
Accademie d’Italia. Eravamo fiere del nostro attivismo e di poter impiegare la
nostra piccola forza in obiettivi che ci sembravano anche profondamente
politici. Avevamo anche visioni del mondo in gran sintonia. Poi il ’68 passò e
la cattedra di scenografia fu presa dal professor Mancini che ci fece fare una
grossa mostra con elaborati del terzo e quarto anno insieme. Ricordo con quanta
sapienza e forza tu modellavi con martello e metalli una grande figura
bizantineggiante ed io costruivo un modellino di teatro giapponese con
centinaia di personaggini minuscoli più un grande attore kabuki su strati
sovrapposti di polistirolo. Lavoravamo ormai insieme ed eravamo contentissime;
poi io ebbi da Peppe Barra l’occasione di disegnare dei costumi per un saggio
di una scuola di danza, con la supervisione di Roberto De Simone. Naturalmente
tutta la realizzazione la facemmo insieme con grande allegria. Alla fine quando
ci pagarono, stemmo ore sul divano a dividerci i soldi ad uno ad uno, più e più
volte, quasi incredule. Era il nostro primo lavoro pagato. Poi per un po’ ci
perdemmo di vista. Io ero entrata nel Teatro Esse e partecipato alla fondazione
di Libera Scena diretta da Gennaro Vitiello. Con le prove dell’Urfaust tu ti
facesti rivedere e decidesti di entrare in questo ensemble. Mi aiutasti a fare
il teatrino della cantina di Auerbach. Poi per anni abbiamo lavorato insieme
dalla mattina alla sera nel laboratorio di Torre del Greco, tra scene, costumi
e prove di recitazione. Indimenticabile! Quanta vita abbiamo condiviso.
Marisa Bello
Con Mario Martone - Teatro Studio Milano |