venerdì 20 novembre 2015

Materia in mutamento - 7

olio su tela cm. 30x60

Tutto è già stato detto, tutto è già stato fatto. Allora creare significa necessariamente rubare e quindi dove si può trovare il significato di ciò che si produce? Forse in un’inaccessibile origine o in una verità che si suppone annidata internamente, in un’essenza? Nel Rumore sottile della prosa Giorgio Manganelli annota che: “Probabilmente scrivere è il modo di frodare che tiene chi è nato ladruncolo o truffatore, ma non ha abbastanza coraggio per delinquere su vasta scala”. Anche chi produce immagini è un ladruncolo. Anche chi copia nel modo più meticoloso la realtà, la defrauda, mettendone in crisi lo statuto di verità. Non si copia mai l’esterno ma solo quello che si proietta dentro di noi, l’ombra della realtà. Ma questa immagine interiore non è quello che sta sotto le cose, bensì è quello che si trova in superficie. La tesi di Manganelli, alla quale mi sento di aderire, è che la vita è tutta in superficie, solo che questa è infinita e inesauribile. Creare vuol dire percorrere questa superfice, vuol dire creare vita. Nulla di più nulla di meno.



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