olio su tela cm. 30x60 |
Tutto è già stato detto, tutto è già stato fatto.
Allora creare significa necessariamente rubare e quindi dove si può trovare il
significato di ciò che si produce? Forse in un’inaccessibile origine o in una
verità che si suppone annidata internamente, in un’essenza? Nel Rumore sottile della prosa Giorgio
Manganelli annota che: “Probabilmente
scrivere è il modo di frodare che tiene chi è nato ladruncolo o truffatore, ma
non ha abbastanza coraggio per delinquere su vasta scala”. Anche chi
produce immagini è un ladruncolo. Anche chi copia nel modo più meticoloso la
realtà, la defrauda, mettendone in crisi lo statuto di verità. Non si copia mai
l’esterno ma solo quello che si proietta dentro di noi, l’ombra della realtà.
Ma questa immagine interiore non è quello che sta sotto le cose, bensì è quello
che si trova in superficie. La tesi di Manganelli, alla quale mi sento di
aderire, è che la vita è tutta in superficie, solo che questa è infinita e
inesauribile. Creare vuol dire percorrere questa superfice, vuol dire creare
vita. Nulla di più nulla di meno.
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